Silvia Sanna al Cavò

Silvia Sanna

È nata nel 1986 in Sardegna, dove vive e lavora. Studia all’Istituto d’Arte di Alghero e poi all’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari. Già da bambina è affascinata dalla fotografia ma è all’Accademia che approfondisce il tema dell’autoritratto e scopre e studia artisti come Francesca Woodman. L’autoritratto diventa il fulcro della sua produzione artistica:  Silvia usa il suo corpo per indagare temi, condizioni, ossessioni del quotidiano e della contemporaneità. A Trieste è stata una delle artiste selezionate dal progetto Artefatto, ha partecipato a mostre in Italia, Stati Uniti, Corea del Sud, Francia e Spagna e ottenuto premi e riconoscimenti in Italia e all’estero.

Silvia Sanna e “Femmine”:
un’anteprima

Il ciclo fotografico di Silvia Sanna presentato a gennaio al Cavò di via San Rocco nell’ambito della mostra Limen, è l’anteprima dell’ottava edizione del nostro festival dedicato alle “femmine“.

L’artista lavora da sempre mettendo al centro della propria ricerca il suo corpo, spesso come strumento per riflessioni – alle volte ironiche alle volte amare – sulla condizione femminile, sugli stereoptipi, i pregiudizi e le frontiere, mentali e culturali, che spesso i ruoli di genere ci impongono.

Silvia Sanna apre la galleria di artiste, scrittrici, intellettuali che il festival presenterà, o ripresenterà, al pubblico tra il 2020 e il 2021.

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