Transitions

Varcare la frontiera continua a proporre momenti di riflessione sul tema delle identità e quest’anno, in occasione del FVG Pride, presenta, al Cavò di via San Rocco, undici lavori di artisti e collettivi internazionali che esplorano e indagano – attraverso il linguaggio della videoarte – temi inerenti il mondo degli ormoni.

La mostra, a cura di Chiara Beccalossi, solleva questioni cruciali su come la società influenzi e regoli l’identità di genere ed esamina da vicino il modo in cui i progressi della medicina condizionano le nostre vite.

Tra gli artisti alcuni offrono una visione unica di come le terapie ormonali abbiano cambiato la loro vita e trasportano lo spettatore nel viaggio emozionale da loro intrapreso per aiutare il proprio corpo ad allinearsi  con la propria identità di genere. Altri esplorano l’effetto che l’uso di ormoni può avere sulle emozioni, sulle sensazioni e sul desiderio sessuale. Infine un ultimo gruppo di artisti descrive come la società contemporanea abbia medicalizzato il corpo delle donne attraverso l’utilizzo di ormoni nel controllo delle nascite, nella menopausa e nell’invecchiamento.

 

Le opere video sono realizzate da artisti affermati ed emergenti provenienti da tutto il mondo: Argentina, Australia, Austria, Brasile, Colombia, Danimarca, Italia, Giappone, Svezia, Regno Unito, Uruguay e Stati Uniti.

Le opere sono state create utilizzando molteplici tecniche incluse l’animazione 3D, la stop-motion e le riprese a infrarossi e forme espressive diverse quali la video performance, il video musicale, il documentario e lo show televisivo.

Chiara Beccalossi è Professoressa associata alla University of Lincoln (Inghilterra), insegna Storia dell’Europa moderna e contemporanea. Si occupa di storia della sessualità e storia della scienza, in particolare della storia della medicalizzazione dei comportamenti sessuali e dell’identità di genere. Ha pubblicato la monografia Female Sexual Inversion, Same Sex-Desires in Italian and British Sexology c. 1870-1920 (Palgrave, 2012), in cui studia come l’omosessualità femminile fu trattata nella storia della sessuologia in Italia e Gran Bretagna a cavallo del Novecento. Ha curato il volume A Cultural History of Sexuality in the Age of Empire (Berg, 2011)
con Ivan Crozier, e più recentemente Italian Sexualities Uncovered, 1789-1914 con Valeria Babini e Lucy Riall e ha pubblicato numerosi articoli sulla storia delle sessualità.
Attualmente si sta occupando della storia delle terapie ormonali nel ventesimo secolo in relazione alla comunità LGBTIQ.

Transitions
ormoni tra arte e scienza

Dal 6 al 29 giugno 2019 il Cavò ospita Transitions, ormoni tra arte e scienza che presenta una selezione di lavori che hanno fatto precedentemente parte di Transitional States, mostra inaugurata alla Project Space Plus Gallery a Lincoln (UK), che poi è stata ospitata dalla Peltz Gallery di Londra (UK), dal Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (Spagna) e infine dal LABS Gallery Arte Contemporanea a Bologna.

In mostra i video di Zaya Barroso, Leyla de la Hoz, Fox e Owl, Pedro Giacomelli, Sarah Homewood, Immaginare T, Camila Levy Daniel, Marne Lucas, Juliet Jacques, Ker Wallwork, Mary Maggic, Orlando Myxx, Jennie Pedley,  Holly Slingsby, Mango Chijo Tree e The Jayder.

La mostra è a cura di Chiara Beccalossi (University of Lincoln) che ha sviluppato e condotto Transitional States, ed è promossa da Cizerouno in collaborazione con il MIT – Movimento Identità Trans e Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia ONLUS.

 

 

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Quando

6 – 29 giugno 2019
> mercoledì, giovedì e venerdì 17-19

 

 

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Dove

Cavò
via San Rocco 1, Trieste

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