Transitions, i video

La Huella que Mira
di Leyla de la Hoz, Camila Levy Daniel e Pedro Giacomelli
videoinstallazione, colore, sonoro, 17’ 4”, 2015
performance: Alicia María de la Vega, Esther Nélida Gutierrez
e Norma Giovanacci

Un ritratto sospeso nel tempo di tre donne anziane. Il panorama sonoro unito all’utilizzo della slow-motion evoca le storie dei corpi di queste tre donne. Nel video gli artisti tentano di catturare i mutamenti causati dell’avanzare del tempo e di cogliere gli effetti prodotti da ciò che accade “sotto pelle”: le emozioni, le esperienze della vita e gli effetti psicologici indotti dai cambiamenti ormonali. Questo lavoro si propone di contrastare lo stigma derivante dagli effetti del tempo sui nostri corpi.

Eostre Eats Estradiol
di Holly Slingsby
video, colore, sonoro, 9’48”, 2017

Video-performace in cui l’artista esplora l’immaginario correlato alle moderne tecniche di riproduzione assistita e agli antichi miti delle divinità della fertilità.
Il lavoro rappresenta i trattamenti e i sistemi di credenze che circondano le tecnologie di riproduzione assistita come qualcosa di simile o derivante dai cerimoniali di culto delle divinità primitive che governavano la fertilità dei corpi e della terra.

 

Transito
di Zaya Barroso
video, colore, sonoro, 4‘ 49”, 2017
direzione artistica: Pilar De Vera e Zaya Barroso body art: Federico Veiga e Gabriela Cheirasco

Il video si basa sull’esperienza personale dell’artista di sopravvivenza, esplorazione dell’io, cambiamento di genere e rinascita. La canzone rappresenta la celebrazione della riscoperta e della riconnessione di Zaya con il proprio corpo e con il piacere di vivere. La pelle dell’artista è dipinta e disegnata da forme che rappresentano il tempo, l’ambiente e gli ormoni – elementi che influiscono sul suo corpo più delle esperienze personali che ha vissuto.

Flowing Under
di Orlando Myxx
video, colore, sonoro, 9’ 44”, 2017

Il video fa parte di una serie, Orlando, un progetto autobiografico a lungo termine ispirato all’esperienza di transizione dell’artista da un genere a un altro. Orlando Myxx utilizza simboli, gesti e il suo stesso corpo per rappresentare le forze immateriali coinvolte nel processo di transizione di genere. Il video tenta di catturare gli effetti che produce il testosterone e culmina con suoni sensuali e gesti erotici quando il protagonista scopre un nuovo corpo da esplorare e sperimentare.

The Things that Make us…
di Fox e Owl
pellicola, digitale, b/n, sonoro, 2’ 58“, 2017
fotografia: Sharon Kilgannon musica: Maki Yamazaki

Gli artisti Fox e Owl descrivono il processo di transizione e gli effetti che le terapie ormonali hanno, o non hanno, sul corpo umano. Attraverso le scene tratte dalla loro vita domestica e intima la coppia racconta come gli ormoni li abbiano trasformati sia da un punto di vista fisico che psicologico ed evidenziano le cose che gli ormoni non possono cambiare. Un invito agli spettatori a superare la visione binaria maschio-femmina e ad apprezzare la bellezza fisica che non si conforma agli stereotipi codificati.

Haute Flash (An Infrared Ode to Menopause)
di Marne Lucas (CuntemporaryArtist)
video a infrarossi, b/n, sonoro,
6’ 18“, 2017
performance: Pasha Rose musica: Amoré, Maui Jungle Recordings vol. 2, di Anthony Child suono: Marne Lucas produttori: Greg Gilbert /Soda Werks
Distribution, Paul Williams/Burning Bridges (UK)

Un video sperimentale a infrarossi sugli effetti degli ormoni in menopausa. La misteriosa immagine in bianco e nero trasporta lo spettatore in uno spazio ultraterreno.
L’immagine termica accentua in tempo reale i cambiamenti di temperatura superficiale di corpi e oggetti. Girato con un mirino per fucile militare.

Turned on/Turned off
di Sarah Homewood
pellicola, digitale, colore, sonoro, 6’57”, 2016

Per oltre cinquant’anni i contraccettivi basati sull’utilizzo degli ormoni hanno consentito alle donne di esercitare il controllo sul proprio corpo. All’orizzonte ci sono i contraccettivi basati sull’uso di un microchip da inserire sotto pelle attivabile con un telecomando. La tensione tra i vantaggi della soluzione tecnologica e le implicazioni personali, politiche e sociali di questa forma di contraccezione sono al centro del film.

Housewives Making Drugs
di Mary Maggic, Mango Chijo Tree e The Jayder
video, colore, sonoro, 10’12”, 2017
sceneggiatura: Jade Phoenix, Jade Renegade, Mary Maggic interpreti: Jade Phoenix, Jade Renegade musica: Leah Ann Mitchell; “Estro-Gin Song” di Mango Chijo Tree

Che accadrebbe se fosse possibile sintetizzare gli ormoni in cucina? Un immaginario cooking show in cui le star trans-femme, Maria e Maria, insegnano al pubblico a casa come prepararsi gli ormoni. La cucina come campo di battaglia per affrontare i temi delle politiche sul corpo, sul genere e sull’accesso medicalizzato agli ormoni.

Breast(I)
di Jennie Pedley
video, colore, sonoro, 3’ 40”, 2017
musica: Mollusc Music

I travagli di un corpo a cui è stato diagnosticato un carcinoma mammario in fase iniziale. Jennie Pedley traccia una correlazione tra il cancro e la presenza di sostanze chimiche ormono-simili nei prodotti per la casa di uso quotidiano e nel cibo riflettendo sull’affermazione di Roy Hertz: “Gli estrogeni sono per il cancro quello che i fertilizzanti sono per il grano” (1970).

Immaginare T
di Immaginare T

Film, digital, colore, sonoro, 16’ 28”, 2014
sceneggiatura, concept e interpreti: Lucia Lorè e Stefania Minghini Azzarello produzione: SenzaFissaDimora Teatro

Un dialogo poetico e politico tra le due sceneggiatrici e interpreti sull’identità di genere e sull’assunzione del testosterone nelle donne e nelle persone queer. Il film solleva questioni circa l’autodeterminazione,
gli stereotipi e la libertà di utilizzo degli ormoni.

Approach/Withdraw
di Juliet Jacques e Ker Wallwork
16mm, colore, sonoro, 9’50”, 2016
narratrice: Rebecca Root

La pellicola si interroga su come la conoscenza dell’opinione pubblica in fatto di estrogeni e ormoni influenzi la percezione di sé e i rapporti di coloro che sono a disagio con il proprio genere.

Transitions
ormoni tra arte e scienza

Dal 6 al 29 giugno 2019 il Cavò ospita Transitions, ormoni tra arte e scienza che presenta una selezione di lavori che hanno fatto precedentemente parte di Transitional States, mostra inaugurata alla Project Space Plus Gallery a Lincoln (UK), che poi è stata ospitata dalla Peltz Gallery di Londra (UK), dal Centre de Cultura Contemporània de Barcelona (Spagna) e infine dal LABS Gallery Arte Contemporanea a Bologna.

La mostra è a cura di Chiara Beccalossi (University of Lincoln) che ha sviluppato e condotto Transitional States, ed è promossa da Cizerouno in collaborazione con il MIT – Movimento Identità Trans e Arcigay Arcobaleno Trieste Gorizia ONLUS nell’ambito del festival Varcare la frontiera #7 Allunaggi promosso da Cizerouno e realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.

 

 

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Quando

6 – 29 giugno 2019
> mercoledì, giovedì e venerdì 17-19

 

 

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Dove

Cavò
via San Rocco 1, Trieste

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