Mitteleuropa

Sissi, nero-gialla, che saluta felice, 8 bandiere, una serie di oggetti prodotti in tiratura limitata, coccarde e medaglie ripresi dalle divise di gala che diventano gioielli, i Gioielli dell’Impero ovviamente, cartografie e cartoline, un font creato ad hoc: sono alcuni degli elementi di Mitteleuropa, il nuovo progetto proposto da Varcare la frontiera.

Nemo propheta in patria, l’edizione #6 di Varcare, propone con questo progetto di Studio Iknoki, alcune suggestioni a 100 anni da quel novembre 1918 che segnò la fine dell’Impero Asburgico, la fine di una patria secolare per alcuni e la nascita di “nuove patrie” per altri.

Mitteleuropa intende indagare in maniera speculativa, a cavallo tra realtà e finzione, le modalità contemporanee di narrazione collettiva di credenze condivise, riprendendo una mitologia del passato ma di fatto svuotandola dalle sue connotazioni storiche per renderla “post-politica”.

 

Ma un secolo fa ci fu solo la fine di qualcosa o anche l’inizio, l’inizio del “mito Asburgico”? Ampiamente indagato da Claudio Magris nell’omonimo libro dei primi anni Sessanta oggi sembra essere più vivo che mai.

Non solo un fenomeno letterario, culturale o storico, ma anche e soprattutto di costume e politico, legato a un’idealizzazione romantica di un nostalgico passato fatto di armonia e fermento culturale.

 

A cosa è dovuto questo rinnovato interesse per l’esperienza Asburgica?

L’impossibilità di immaginare nuovi modelli sovranazionali (o se vogliamo l’impossibilità di immaginare nuove utopie) in un periodo storico come quello attuale caratterizzato da cambiamenti disorientanti in tutti gli ambiti  della società, ha fatto sì che quest’esperienza diventasse il catalizzatore di ambizioni e visioni molto diverse tra loro. Da una parte l’aspirazione a ristabilire ordine e gerarchia mentre dall’altra la ricerca di un modello sicuro per soddisfare le esigenze di identità, differenze e mobilità senza però intaccare gli attuali rapporti di potere.

Il titolo Mitteleuropa è stato scelto proprio per l’ambiguità che circonda la parola stessa. Un termine vuoto e fluttuante, il cui significato varia a seconda delle relazioni con le molteplici forme espressive, materiali e immateriali, che lo circondano. E proprio per questa sua natura di significante vuoto è diventato uno stereotipo, un mito “tecnicizzato” sia in chiave più leggera e “pop”, basti pensare al romanticismo o presunto tale che circonda la storia di Elisabetta I di Baviera (Sissi), sia in chiave più strettamente politica. Attraverso «pacchiane e vistose banalizzazione folcloristiche, trasfigurazioni nostalgiche e strumentalizzazioni politiche», è diventato punto di riferimento per movimenti che guardano al passato dell’impero come modello per politiche di stampo conservatore.

Tuttavia la Mitteleuropa non è sempre stata solo questo; è stata anche e soprattutto critica del presente, «una metafora di protesta, di contestazione e dissidenza» (Claudio Magris)

 

La Mitteleuropa di Studio Iknoki al Cavò è un discorso in divenire, non solamente un’etichetta per indicare un luogo geografico o geopolitico e nel contesto attuale può diventare un campo interpretativo e di confronto su diverse tematiche.

È una parola che segna lo spazio di via San Rocco, composta con le lettere del font Kranz, un carattere realizzato ad hoc, che nel riprendere il disegno tipico dei caratteri della secessione viennese, ne estremizza alcuni tratti distintivi per diventare qualcosa di altro e di attuale. Così ci viene narrato un racconto a cavallo tra immaginario e reale, ambiguo e sfuggente, una vera storia della Mitteluropa.

 

Mitteleuropa, a 100 anni dalla fine

Dal 23 novembre al 21 dicembre 2018 il Cavò ospita Mitteleuropa: un progetto multidisciplinare ideato da Studio Iknoki per Cizerouno. Un allestimento pensato per trasformare lo spazio di via San Rocco in un gift shop che racconti con gli strumenti del contemporaneo il “mito asburgico”.

Per l’occasione debutta una nuova collaborazione tra Cavò e Studiocinque e altro che presenta i Gioielli dell’Impero: una serie di accessori a tiratura limitata ispirata a Sissi e Francesco Giuseppe.

 

 

 

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Quando

23 novembre – 21 dicembre 2018
mercoledì, giovedì, venerdì 17-19

 

 

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Dove

Cavò
via San Rocco 1, Trieste

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